sabato 11 marzo 2017

I simboli di Yeats

Il simbolismo di W. B. Yeats ha una connotazione ontologica più che formale. I simboli di Yeats non sono gli abiti delle parole miranti a celare e a svelare contemporaneamente i pensieri del poeta, ma sono immagini che tacciono e mostrano nello stesso tempo la realtà nell’individuo.
Il mondo di Yeats è fatto di episodi, cose, immagini pregnanti di un significato che va oltre la sua performance oggettiva. Secondo Yeats il mistero, insito nella vita umana, si manifesta attraverso simboli che l’individuo non facilmente riesce a decifrare.
Da sempre attratto dalle dottrine mistiche, Yeats si era fin da giovane interessato del mondo occulto e aveva sposato una medium che lo aveva introdotto alla pratica della lettura medianica esasperando così la sua ricerca di contatto con il mondo ultramateriale. Ma il suo interesse per l’occultismo puntava alla poesia, da lui considerata come una specie di religione rivelata dalle parole del poeta.
Yeats era profondamente convinto che ogni cosa che si presenta all’occhio umano abbia un significato al di là della sua sfera oggettiva. Così il salmone non è soltanto un pesce, una rosa non è soltanto un fiore, la danza non è soltanto una forma di espressione artistica.
Allora il nuoto è l’erotismo, il cigno è simbolo della soggettività estrema e dell’introversione, la luna (come per Shelley ) rappresenta la stanchezza, la saggezza è la proprietà dei morti, l’arte è l’eternità e come l’eternità è un artificio dell’uomo, la danza è il divenire, l’acqua è la bellezza che svanisce, la foresta è la saggezza occulta.
La cultura dell’umanità dall’Occidente all’Oriente, dalla mitologia greca alla Bibbia, da Virgilio a Sofocle, a Blake, al Neoplatonismo, all’India si ritrova in Yeats.
Ogni parola è un’allusione, ogni verso è un enigma, ogni poesia è un arsenale di immagini da disinnescare per farne venir fuori il senso. Senza questa operazione Yeats rimane oscuro e può non essere amato, come chi non è compreso.
Eppure pochi poeti risultano spontanei quanto lui. E Yeats riesce ad affascinare anche senza che se ne abbracci il senso. Come certe canzoni in lingua straniera che piacciono al di là del significato.

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