Tra questi, il francese Théofile Gautier, ribadendo tale idea dell’arte , aveva scritto:
“A che cosa serve? Serva ad essere bella. In genere, dacché una cosa diventa utile, smette di
essere bella”.
“Di veramente bello c’è solo ciò che non può servire a niente; tutto
ciò che è utile è brutto, perché è espressione di un bisogno, e i bisogni degli
uomini sono ignobili e disgustosi”.
“L’occupazione che
più si addice ad un uomo civile” è “non far nulla oppure, oppure fumare
analiticamente la sua pipa o il suo sigaro”.
Una poetica gioiosa
quella di Gautiere e maliziosamente vagabonda che ci richiama a Oscar Wilde.
Il padre del decadentismo inglese, famoso in vita oltre che per le sue
brillanti commedie anche per i suoi
taglienti aforismi, gli atteggiamenti
stravaganti e le sue vicende
scabrose, professa il suo credo artistico in quello che
viene considerato il manifesto dell’estetismo inglese, la
Prefazione a “Il Ritratto di Dorian Gray”:
L’artista è il creatore di cose Belle.
Rivelare l’arte e nascondere l’artista è lo scopo dell’arte.
Il critico è colui il quale traduce in un altro modo o in un materiale
nuovo le sue impressioni sulle cose belle.
La più alta così come la più bassa forma di critica è una forma di autobiografia.
Quelli che trovano significati brutti nelle cose belle sono corrotti
senza essere affascinanti. Questa è una colpa.
Quelli che trovano significati belli nelle cose belle sono le persone
colte. Per queste c’è speranza.
Sono gli eletti quelli per i quali le cose belle significano soltanto
bellezza.
Non esiste un libro che sia immorale o immorale. I libri sono o scritti
bene o scritti male. E basta.
L’antipatia del diciannovesimo secolo per il realismo é la rabbia di
Calibano che vede il suo viso allo specchio.
L’antipatia del diciannovesimo secolo per il romanticismo é la rabbia di Calibano che non vede il suo
viso allo specchio.
La vita morale dell’ uomo forma parte della materia soggetto
dell’artista, ma la moralità dell’arte consiste nel perfetto uso di un mezzo
imperfetto.
Nessun artista desidera provare nulla. Perfino le cose che sono vere possono
essere provate.
Nessun
artista ha simpatie etiche. Una simpatia etica in un artista è un imperdonabile manierismo di stile.
Nessun
artista è mai morboso. L’artista può esprimere tutto.
Pensiero
e linguaggio sono per l’artista strumenti dell’arte.
Vizio e virtù sono per l’artista materiale
dell’arte.
Dal punto di vista della forma, il modello di
tutte le arti è l’arte del musicista. Dal punto di vista del sentimento, la
maestria dell’attore è il modello.
Tutta l’arte è ad un tempo superficie e simbolo.
Quelli che vanno sotto la superficie lo fanno a
loro rischio e pericolo.
Quelli che interpretano il simbolo lo fanno a
loro rischio e pericolo.
E’ lo spettatore , e non la vita, che l’arte
davvero rispecchia.
La divergenza di opinione su un’opera d’arte
indica che l’opera è nuova, complessa e vitale.
Quando i critici non sono d’accordo l’artista è
d’accordo con se stesso.
Si può perdonare un uomo che crea una cosa utile
fintanto che non l’ammiri. La sola scusante per chi crea una cosa inutile e che la si ammiri
intensamente.
Tutta l’arte è completamente inutile.